mercoledì 1 febbraio 2012

Il maltempo e il problema stadi

Come ogni inverno nel nostro Campionato torna puntuale la questione maltempo e inagibilità degli stadi. Dopo la partita tra Juventus e Udinese giocata senza problemi sabato 28 gennaio sotto una forte nevicata, sono arrivati i primi rinvii dovuti al gelo nel turno infrasettimanale del 31 gennaio e dell'1 febbraio. Sono saltate in serie: Parma-Juventus, Siena-Catania e Bologna-Fiorentina in Serie A, oltre a Sampdoria-Empoli e Modena-Albinoleffe in Serie B.
Si torna a far luce quindi sul problema degli stadi italiani, le partite infatti non sono state rinviate per l'inagibilità dei campi di gioco, ma per il pericolo degli spalti e delle strade attigue allo stadio congelate. Tutto questo ovviamente non può che essere messo in paragone con la situazione di altre città europee, come ad esempio Gelsenkirchen, sede dello Schalke 04, dove si gioca anche con temperature di venti o più gradi sotto lo zero.

Ciò che viene rinfacciato alla Lega Calcio, organo che si occupa dei calendari delle partite, è di aver messo un turno infrasettimanale in notturna in quella che si sapeva da tempo essere la settimana più fredda dell'anno. Chiaramente dietro questa scelta c'è un motivo economico che riguarda i diritti tv, sarebbero pochi infatti gli spettatori dietro lo schermo alle 15 di un giorno feriale, ma agendo in questo modo si penalizza solo il consumatore, lo spettatore e i vari abbonati.

Sotto la lente d'ingrandimento ci sono ovviamente anche gli impianti. Nel resto d'Europa troviamo seggiolini riscaldati, tribune che all'occorrenza possono essere coperte e tutto questo non avviene solo negli stadi delle società di "punta", quelle dei petrol-dollari per intenderci, ma anche nelle sedi di società minori, come in Germania ad esempio dove infatti gli incassi provenienti dalle partite sono la principale risorsa delle società, che mettono i tifosi nelle condizioni di andare ai vari impianti tutto l'anno. Non è un caso che il campionato italiano sia quello con la minor affluenza di pubblico, con un triste 54% di spettatori rispetto ai posti disponibili, mentre in Inghilterra viene registrato un 93,3% e in Germania addirittura un 95,7%.
Il maltempo non ha che rispolverato la questione che viene trattata da anni, l'inadeguatezza degli impianti, che ci è costata la candidatura agli Europei del 2012 e del 2016. In Parlamento si parla da più di un anno di un disegno di legge che permetterebbe la costruzione di nuovi stadi a costo zero per i contribuenti, approvato finora dal Senato ma mai arrivato alla Camera dei Deputati. Intanto tutte le società, e di conseguenza gli spettatori, soffrono la mancanza di impianti di proprietà che portano maggiori entrate e consentono una migliore gestione. Non a caso lo Juventus Stadium, ultimo costruito in Italia, ha superato senza problemi il primo gelo dell'anno.
Bisogna aggiungere che società come Fiorentina e Inter hanno presentato progetti di costruzione non approvati dai comuni per diversi interessi. L'affitto di San Siro frutta al comune di Milano ben 15 milioni di euro l'anno divisi tra Inter e Milan.

Gli spalti e gli esterni dei vari stadi sono stati i protagonisti degli ultimi giorni, ma i campi, nonostante protetti dai teloni, sono comunque di standard di molto inferiori rispetto agli altri campi europei, ad esclusione di Novara e Cesena uniche società ad aver approvato il terreno sintetico. Se a questo si aggiungono tutti i problemi finora descritti la situazione appare tragica, e come sempre sono gli spettatori e lo spettacolo a soffrirne maggiormente.

I vari Presidenti dovrebbero coalizzarsi insieme alla Lega e al Parlamento per trovare una soluzione al fine di rendere gli stadi un luogo da vivere non solo durante le partite, ma un impianto da usare tutta la settimana e finalmente di proprietà delle società che potrebbero gestirli al meglio.

Chiediamo ai nostri lettori di farci sapere tramite i commenti quali sono i principali problemi degli stadi italiani e come vedono l'attuale situazione.


Pubblicato il 01/02/2012

4 commenti:

  1. Io rimango sempre più basito da queste cose!!! Poi ho visto oggi del pullman della Juve che andava via dallo stadio con i tifosi del parma che sparavano merda ai giocatori perchè per loro bisognava giocare!!! Ma invece di dire cazzate non si può muovere il culo e cominciare a fare degli stadi nuovi?? Bah....

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  2. Sono basito riguardo al fatto che non ci sono ancora le leggi sugli stadi. Il calcio italiano ha bisogno di nuovi stadi di proprietà sia per motivi squisitamente tecnici (quelli vecchi fanno davvero pena) sia per motivi economici (entrate non irrilevanti).

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  3. Scusa un momento, perché lo stato italiano dovrebbe fare una legge sugli stadi? Le società di calcio sono private, se Moratti, Berlusconi o De Laurentis vogliono costruirsi lo stadio nuovo, trovano un'area adatta, la acquistano e presentano un progetto in comune...non ho mai sentito di una legge sulle ville o sui centri commerciali!
    La Juventus si è costruita lo stadio da sola, senza legge ad personam, tra qualche anno comincerà a raccogliere i frutti...le altre società parlano, parlano e al primo fiocco di neve escono le soluzioni più disparate...ma vergognatevi!

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  4. Massi... Adm di ProssimiCampioni12 febbraio 2012 alle ore 14:25

    Gentile Marcheto... Il punto è un altro...
    In Italia l'iter legato alla costruzione o "rimodernizzazione" di impianti sportivi è davvero un problema. Non tanto per i tempi, comunque estenuanti (la burocrazia del nostro paese la conosciamo tutti), quanto per le forze e gli interessi messi in campo. Un Presidente che vuole costruire uno Stadio di proprietà deve fare i conti con il comune, che dallo stadio guadagna moltissimo, e quindi non ha un grande trasporto nel concedere autorizzazioni per far costruire e perdere introiti, con l'imprenditoria locale che deve fare i propri interessi e con tutte le normative (alcune eccessive e non contemplate in paesi dove lo stadio funziona benissimo) che rallentano tutti i progetti. Una legge viene vista (paradossalmente) come una possibilità per accelerare tutta la burocrazia e permettere alle società di autofinanziarsi tramite le proprie attività (come negli altri paesi). Questo disegno di legge non deve essere legato ad interessi privati, deve permettere e favorire l'utilizzo di mezzi pubblici (ritengo assolutamente fondamentale che si arrivi allo stadio senza utilizzare mezzi propri) e deve rispettare l'ambiente e coloro che vivono nei pressi della zona dove si vorrebbe edificare. Moratti sta tentando di costruire uno stadio da 10 anni (i progetti e i preventivi ci sono ma il comune Milano sembra non concede mai le autorizzazioni necessarie tanto che stanno pensando di fare l'impianto fuori Milano). Gli sponsor esteri non investono nel nostro paese principalmente a causa della nostra burocrazia. Perché non cercare di risolvere i problemi legati al vuoto normativo vigente? (vuoto normativo che manda in confusione e, ripeto ancora, alimenta la burocrazia).
    Quello che la Juventus ha fatto è stato portato a termine perché alla società bianconera è stato concesso. Questo non per sminuire Agnelli e company, ma per ridimensionare quella lungimiranza che gli viene attribuita in questo periodo di fiocchi di neve e tante, troppe parole.
    Credi che i vari Pozzo, Cellino, Zamparini (che ai tempi del Venezia nel 98-99 aveva presentato un progetto di stadio su terra ferma che avrebbe fatto arrossire pure gli architetti dell' Allianz Arena) non si sarebbero già mossi se avessero potuto?
    Grazie per l'intervento, continua a seguirci! Un saluto

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