mercoledì 13 giugno 2012

Campionato primavera 2011/2012, la stagione



Il Campionato Nazionale Primavera è la massima competizione nazionale a livello giovanile, è riservato a 42 squadre tra Serie A e B (con giocatori dai 15 ai 20 anni) ed è stato recentemente intitolato alla memoria di Giacinto Facchetti (dalla stagione 2006/2007). Quest'anno è stato vinto dall'Inter che ha battuto in finale la Lazio ed ha centrato una sorta di “double” stagionale avendo portato a casa anche il titolo nella Next Generation Series 2012, la Champions League Under 19.
La stagione 2011/2012 è stata molto avvincente ed ha regalato un susseguirsi di emozioni come da tempo non se ne vedevano. Il livello del nostro calcio giovanile è fortunatamente in netto miglioramento ma sembra ancora difficile che questo possa rappresentare al preludio ad un maggior utilizzo dei nostri giovani che si trovano costretti poi ad emergere all'estero o in serie minori senza aver l'opportunità di imporsi in prima squadra. Oggi vi forniamo il resoconto del campionato sottolineando alcuni giocatori da tenere particolarmente d'occhio per il futuro.

SUPERCOPPA
La stagione si apre con la sfida tra la vincente del Campionato 2010/2011, la Roma, e la vincente della passata Coppa Italia di categoria, la Fiorentina. Partita spettacolare quella offerta dalle due squadre, davanti a circa un migliaio di spettatori. Grande equilibrio in campo e squadre destinate ai supplementari quando Acosty allo scadere ha messo a segno la rete definitiva che ha sbloccato il 2-2. Molto bene Viviani e Caprari per la Roma mentre nella Fiorentina hanno brillato Salifu, Babacar e Campanharo.

Roma - Fiorentina (2-3)

Roma: Pigliacelli; Sabelli, Orchi, Barba, Nego; Viviani, Caprari, Ciciretti (33'st Rosato), Verre, Piscitella (53'st Leonardi); Tallo (23'st Rosato). A disp: Proietti, Pagliarini, Ceccarelli, Cittadino. All.: De Rossi
Fiorentina: Lezzerini; Bittante, Camporese, Rozzio (50'st Empereur), Ashong (22'st Biondi); Salifu, Agyei, Acosty, Matos, Campanharo; Babacar (48'st Da Silva). A disp.: Bardini, Barbero, Fossati, Panatti. All.: Consumi (Semplici squalificato)

Marcatori: 7'pt Campanharo, 34'pt Viviani su rig., 12'st Caprari, 34'st Babacar, 52'st Acosty


CAMPIONATO PRIMAVERA 2011/2012

I GIRONI:

CLASSIFICA GIRONE A: 
Juventus 55, Torino 49, Fiorentina 48, Genoa 43, Sampdoria 41, Empoli 40, Livorno 40, Novara 35, Parma 33, Cagliari 29, Sassuolo 28, Siena 22, Modena 19, Grosseto 12.

Girone nel quale la favorita ha mantenuto le premesse: la Juventus è squadra solida e con elementi interessanti (Gabriel Appelt, Branescu, l'attaccante classe 94 Padovan e l'ultimo arrivato Bouy da seguire). Benissimo il Torino di Gomis e del centrocampista centrale Gatto (classe 94). Classifica marcatori vinta da  Moscati del Livorno (92) con 19 reti, a pari merito con Mauro Icardi della Samp (debuttante con rete in Serie B contro la Juve Stabia a fine stagione).


CLASSIFICA GIRONE B:
Inter 53, Milan 53, Varese 50, Chievo 47, Albinoleffe 47, Bologna 39, Padova 33, Cittadella 30, Udinese 30, Atalanta 29, Brescia 26, Cesena 24, Vicenza 23, Hellas Verona 21.

Girone guidato dalle milanesi ma straordinaria prestazione di Varese (grande anche lo scorso anno) e Chievo. L'Inter si aggiudica il primato avendo battuto il Milan negli scontri diretti e non paga eccessivamente il doppio impegno in Next Gen. Milan che viene fuori alla distanza grazie anche ai due bomber assoluti Comi (25 reti) e Ganz (15). Fantastici Bessa e Mbaye nell'Inter, da segnarsi Kirilov (esterno d'attacco classe 92) e Maccarone (centrale di difesa del 94) del Chievo e Fiamozzi (centrale di difesa del 93) e Borzani (centrale di centrocampo del 93) del Varese. Interessantissimo anche l'attaccante dell'Albinoleffe Belotti (classe 93) che ha segnato 12 reti in Campionato e 2 in Serie B con la prima squadra


CLASSIFICA GIRONE C:
Roma 70, Lazio 62, Palermo 58, Catania 46, Napoli 45, Reggina 40, Lecce 39, Ascoli 30, Juve Stabia 25, Nocerina 25, Bari 24, Pescara 18, Crotone 16, Gubbio 11.

Girone forse meno equilibrato rispetto agli altri. Roma e Lazio sono decisamente più forti mentre il Palermo è l'unica squadra a mostrare spunti che vadano oltre la parte restante della classifica. Nella Roma brillano Viviani, Verre e Tallo (attaccante da 17 reti del 1992), mentre nella Lazio ottimo Barreto (capocannoniere con 19 reti) e Ceccarelli con 17 reti (fino al prestito di gennaio alla Juve Stabia). Nel Palermo si distingue il baby Bollino (classe 94) che mette a segno la bellezza di 18 reti da attaccante esterno. 


FINAL EIGHT
La fase finale si tiene tra Gubbio e Foligno.


Roma - Varese (4-0) Ricci, Ciciretti, Nico Lopez, Frediani (Rom)

Lazio - Torino (2-1) Emmanuel, Emmanuel (Laz), Pinelli (Tor)

Inter - Palermo (2-0) Mbaye, Mbaye (Int)

Juventus - Milan (0-2) Ganz, Valoti (Mil)






SEMIFINALE

Roma – Lazio (1-3) 
Marcatori: 26' Zampa (L), 45'+1 Viviani (R), 67' Emmanuel (L), 85' Rozzi (L)

Roma (4-2-3-1): Pigliacelli, Sabelli (86' Leonardi), Orchi, Barba, Nego, Viviani, Verre, Politano (83' Ricci), Ciciretti (68' Nico Lopez), Piscitella, Tallo. A disposizione: Proietti Gaffi, Romagnoli, Carboni, Cittadino.
Allenatore: De Rossi.
Lazio (4-3-3): Berardi, Ilari, Crescenzi, Sbraga, Marin, Onazi, Zampa, Cataldi (74' Salustri), Rozzi, Barreto, Emmanuel (88' Crecco). A disposizione: Scarfagna, Serpieri, Cilfone, Tira, Vivacqua. Allenatore: Bollini.

Derby romano combattuto che nonostante i pronostici premia una Lazio compatta e cinica e una Roma a tratti convincente ma sprecona. In avvio parte bene la squadra giallorossa ma a metà primo tempo è la Lazio a passare in vantaggio con Zampa da 35 metri. Alla fine del primo tempo, dopo aver più volte sfiorato il pareggio, arriva una splendida punizione di Viviani a riequilibrare la partita. Nel secondo tempo le squadre faticano a scoprirsi ma è nuovamente la Lazio a portarsi in vantaggio grazie ad una rete di Emmanuel da dentro l'area. La Roma tenta di recuperare, prende un palo con Nico Lopez, ma poi si scopre troppo e prende il terzo goal da Rozzi sul finire del match. Biancocelesti in finale e grande prestazione per il portiere laziale Berardi. Vittoria meritata della Lazio.


Inter - Milan (4-3) 
Marcatori: 17' rig., 28' st Comi (M), 24', 8' 2ts, 17' 2ts Longo (I), 18' st Romanò (I), 4'1ts Innocenti (M) 

Inter (4-3-3): 1 Di Gennaro; 11 Alborno, 18 Spendlhofer, 13 Kysela, 3 Mbaye; 23 Romanò, 5 Duncan, 14 Crisetig; 10 Bessa, 9 Longo; 15 Garritano. A disposizione: 12 Sala, 24 Pasa, 16 Bandini, 8 Benassi, 20 Candido, 22 Forte, 7 Terrani.
Allenatore: Daniele Bernazzani. 

Milan (4-3-1-2): 1 Piscitelli; 2 Baldan, 15 De Sciglio, 6 Ely, 3 Desole; 8 Innocenti, 20 Cristante, 14 Hottor; 10 Valoti; 9 Comi, 11 Ganz. A disposizione: 12 Narduzzo, 21 Roggia, 18 Speranza, 23 Lora, 17 Prosenik, 7 Speziale, 16 Piccinocchi.
Allenatore: Aldo Dolcetti

Derby milanese davvero spettacolare che lascia tutti con il fiato sospeso per oltre 120 minuti di gioco. Rossoneri subito in avanti con Comi su rigore. Dopo pochi minuti arriva il pareggio di Longo dopo essersi smarcato abilmente in area e verso metà secondo tempo il vantaggio nerazzurro di Romanò di testa, vanificato poi dal pareggio di Comi sempre di testa. Ai supplementari è il Milan a passare nuovamente in vantaggio ma l'Inter non molla e ad inizio del secondo supplementare sfrutta una palla tagliata in difesa in cui Longo è lesto nell'intervenire. Le due squadre se la giocano ma quando sembra che la partita possa essere decisa ai rigori arriva la zampata di Longo che porta i nerazzurri in finale. Vittoria meritata per l'Inter ma grande prestazione di entrambe le squadre.




FINALE


Fin da subito c'è l'impressione che la vera finale si sia giocata tra le due milanesi e la Lazio crolla subito dopo un erroraccio difensivo nel quale Livaja ruba una palla vagante in difesa su retropassaggio e buca la porta di Berardi. L'Inter è padrona del campo ma la Lazio se la gioca senza timore e impegna in qualche ripartenza il portiere interista Sala (che sostituisce l'infortunato Di Gennaro, il titolare tra i pali nerazzurri). Al termine del primo tempo la Lazio pareggia con Barreto di testa, sfruttando una delle poche sbavature difensive della squadra allenata da Bernazzani che perde pure Bessa per infortunio. Il secondo tempo si apre con un'Inter arrembante che ritrova subito il vantaggio con Garritano su ribattuta di testa in porta, dopo un incrocio di Livaja. Dopo qualche timido tentativo biancoceleste ci pensa Longo a chiudere i conti su azione personale, supera due difensori e batte il portiere con una rasoiata sotto le gambe. A nulla vale la rete di Onazi sul finire della partita, l'Inter è Campione d'Italia Primavera. Longo sugli scudi (premiato miglior giocatore del torneo) ma grande prestazione di Duncan, Livaja e Mbaye. La Lazio ci ha creduto sempre ed ha tenuto testa fino alla fine mostrando un buon Rozzi, Barreto ed un eccellente Berardi. 




Inter - Lazio (3-2)
Marcatori: 4' Livaja (I), 48' Barreto (L), 3' st Garritano (I), 23' Longo (I), 44' st Onazi (L)


Lazio (4-3-3): Berardi; Ilari, Sbraga (9' st Serpieri), Vilkaitis, Marin; Onazi, Zampa, Cataldi (1' st Vivacqua); Barreto, Rozzi (42' st Tira), Emmanuel. A disp.: Scarfagna, Salustri, Cilfone, Grecco.
All. Bollini

Inter (4-3-2-1): Sala; Alborno, Spendlhofer, Kysela, Mbaye; Romanò, Duncan, Crisetig; Bessa (19' Garritano) (43' st Terrani), Livaja (33' st Forte); Longo. A disp.: Cincilla, Bandini, Benassi, Pasa.
All. Bernazzani


E' stato un campionato bellissimo nel quale abbiamo riscoperto la bellezza del nostro calcio giovanile. Le favorite erano Juventus, Roma ed Inter, con Fiorentina, Milan e Lazio come possibili outsider. Hanno deluso Juventus e Roma, squadre davvero promettenti che però si sono perse sul più bello. La Fiorentina avrebbe potuto fare di più ma è stata sfortunata a perdere ai rigori contro un grande Varese nei Play-off per entrare alle fasi finali. Il Milan ha finalmente mostrato ottimi talenti (Hottor, Comi ed Ely su tutti) ed avrebbe potuto centrare la finale se non avesse trovato un Inter superiore sia nel gioco che nella personalità. L'Inter ha vinto il trofeo grazie ad una squadra di grande talento e preparata a soffrire le partite decisive. In questo senso i ragazzi, di Stramaccioni prima e di Bernazzani poi, hanno imparato dalla Next Gen series a disputare gare di un certo livello e questo si è visto nella capacità di rimontare situazioni di svantaggio come quelle in semifinale. Grande pubblico alle finali di Gubbio e un plauso a Sportitalia, unica emittente a trasmettere le partite che hanno avuto molto successo. Il prossimo anno si aprirà con la sfida tra Inter e Roma (vincitrice della Coppa Italia contro la Juve 2-1) per la Supercoppa e speriamo che la prossima annata ci regali ancora più emozioni e talenti tutti da scoprire.






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