sabato 2 giugno 2012

Le giovanili del Calcio Padova


Un settore giovanile di grande rilievo in Italia è quello del Padova, società calcistica di tutto rispetto
militante ora in serie B.
Fondata il 29 gennaio 1910, fino ad oggi la società ha vinto due campionati di serie C2, uno di C1, uno di B e una coppa Italia semi-professionisti.

Il settore giovanile invece finora ha conquistato un campionato Primavera, 2 campionati nazionali Dante Beretti, un campionato De Martino, un campionato juniores nazionali e un campionato giovanissimi.

La Scuola Calcio Padova, infatti, si propone come punto di riferimento per quanto riguarda i settori giovanili del nord est. Per fare ciò la società ha puntato e punta moltissimo sulla disciplina, in campo e fuori grazie al maggior coinvolgimento che si cerca di dare anche ai genitori. Per quanto riguarda invece l’aspetto tecnico, avevamo già avuto modo di informarvi dell’arrivo di Dino Baggio come insegnante di tecnica presso la società: un chiarissimo segnale che dimostra quanto tengano a questo aspetto, infatti l’arrivo di un ex giocatore dotato di tale esperienza non può che portare ottimi risultati. Nell’intervista effettuata dallo staff di ProssimiCampioni l'ex Nazionale aveva svelato che attualmente il Padova sta lavorando sempre più nella tecnica, e che lui stesso aveva predisposto l’acquisto delle cosiddette “forche”, strumento grazie al quale calciando più e più volte il pallone si acquisisce un gran controllo.In particolare il Padova lavora su questi aspetti: il controllo, la guida, le finte, il dribbling, il passaggio, il tiro e il gioco di testa. La cura giornaliera è sicuramente fondamentale, dice il club, e va sicuramente intensificata nei ragazzi dagli otto ai dodici anni, età in cui si apprende il maggior numero di elementi.

Oltre agli allenatori, preparatori atletici e staff medico collaborano con la società anche un gruppo di psicopedagogisti che si occupano di ciascun ragazzo supportati dai tecnici e dai genitori. Vengono seguiti in maniera particolare coloro che sono più distanti da casa ( cioè chi viene da un’altra regione o addirittura da un altro paese) e viene loro fornito anche l’alloggio. Vengono oltretutto assunti tutor scolastici per monitorare le varie situazioni e aiutare i calciatori ove ce ne sia bisogno.

Lo scopo che si è prefissata la società è quello di formare e inserire il maggior numero di calciatori nei più alti livelli professionistici, essendo conscia però dell’estrema difficoltà di questo il Padova si attua per formare non solo il calciatore, ma anche l’uomo. Si tratta di stimolare e valorizzare l’attenzione, l’applicazione, il lavoro di squadra e la consapevolezza di se stessi.

I giocatori si allenano al centro sportivo "Geremia" del Petrarca Rugby di via Gozzano, allo stadio "Appiani" ed al centro sportivo "Euganeo" di Bresseo di Teolo. Il centro Geremia è un complesso di impianti e strutture sportive di dimensioni, organizzazione e allestimento tali da raggiungere un livello di assoluta eccellenza in Italia. Si sviluppa su una superficie di circa 10 ettari di verde attrezzato ed è composto per quanto riguarda il solo calcio da due campi in erba naturale, una pista di velocità, tre palestre interne attrezzate anche per la muscolazione, un campo sportivo polivalente, un ambulatorio medico ed una sala per la fisioterapia.

La società veneta è molto attiva in diversi progetti che vanno dalla formazione dei più piccoli fino alla promozione di attività sociali e culturali. Come ad esempio il “Progetto scuola” nel quale viene insegnato a giovani alunni della città e della provincia padovana il calcio nella sua forma più naturlae, cioè quella di puro divertimento. L'esperienza dei bambini viene messa in diretto contatto con l'apprendimento dei fondamentali del gioco e della funzione come mezzo di socializzazione. Questo avviene grazie alla partecipazione di giocatori, tecnici, membri dello staff e psicologi.

Un'altra attività, comune a molti club, è l'organizzazione di camp estivi in diverse modalità, come ad esempio il “City Camp”, organizzatoi presso il Centro Sportivo “Geremia” del Petrarca Rugby. Qui i ragazzi hanno la possibilità di svolgere attività di apprendimento e ricreative all'insegna di una vacanza in città. Esiste anche il più classico “Football Camp” dove si realizzano vacanze, in centri balneari dai grandi servizi, sempre concentrandosi sull'aspetto dell'insegnamento come gioco.

Vengono anche organizzati direttamente dalla società diversi tornei a livello giovanile. Il più conosciuto è il “Torneo Fattori, che si svolge nel periodo pasquale a cadenza annuale, dedicato ai pulcini di società gemellate presso il centro sportivo di Bresseo.
Le società gemellate sono infatti un importante risorsa sia per il Padova Calcio che per tutto il movimento calcistico della zona. I biancoscudati infatti grazie all'affiliazione hanno sempre report sui giovani più interessanti della zona, ed i migliori vengono aggregati al loro settore giovanile. Alle società gemellate invece possono contare sull'appoggio tramite strutture, professionalità ed esperienze con i collaboratori del Padova.

I progetti formativi dei veneti però non si limitano ai soli giovani ma si estendono anche ai tecnici, ovvero ai responsabili della crescità e della maturazione, sportiva e personale, dei ragazzi. Ciò avviene soprattutto tramite due canali: il “Clinic” e il “Football Coach Academy”.
Il primo è un periodico fisso effettuato in collaborazione con l'Aiac di Padova realizzato dai tecnici del club e da esperti con consigli che variano dalla cura dell'aspetto tecnico fino al come relazionarsi con i giovani atleti.
Il “Football Coach Academy” è considerato un vanto dalla società. Si tratta di incontri dediti all'approfondimento della preparazione tramite una serie di lezioni, sia teoriche ma soprattutto pratiche, realizzate attraverso un tirocinio nella società effettuato durante la stagione. La sua importanza si può riassumere con il fatto che dopo la prima edizione due allievi sono stati inseriti nello staff tecnico.

Negli anni molti giocatori sono usciti dalla Primavera padovana e si sono affacciati al grande calcio di Serie A e B. Tra di loro si ricordano Filippo Maniero, ex attaccante che ha girato un po tutta la Serie A con buoni risultati prima di trovare la sua dimensione al Venezia dove ha realizzato 54 gol in 116 partite. Anche il centrocampista, attualmente di proprietà del Novara, Marco Rigoni è cresciuto nel settore giovanile veneto. Ha giocato con i biancoscudati dai quattordici ai diciassette anni prima di essere acquistato dalla Juventus. Il giocatore più importante però che sia mai cresciuto nel Padova Calcio è sicuramente Alessandro Del Piero comprato dai bianconeri a diciannove anni. “Pinturicchio”, come venne ribattezzato da Gianni Agnelli, ha contribuito in ampia forma al calcio italiano degli ultimi anni con 208 gol in Serie A in 513 partite e 290 gol totali con la maglia della Juventus che lo rendono il giocatore più prolifico della storia della “vecchia signora”. L'attaccante originario del coneglianese ha realizzato anche 27 gol in 91 partite con la maglia azzurra vincendo il Campionato del Mondo del 2006. Oltre al Mondiale può vantare altri 18 trofei tra cui: 6 Campionati italiani, 1 Campionato di Serie B, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa UEFA, 1 Coppa Intertoto e due Campionati Europei Under21.

Tra i giovani invece cresciuti negli ultimi anni, o che stanno maturando la loro formazione, si possono citare: Adama Diakite, attaccante classe '93 autore di 8 gol nel girone B del Campionato Primavera di quest'anno. Jerry Mbakogu, attaccante classe'92 arrivato a Padova nel 2009 ed attualemente in prestito allo Juve Stabia ed il giovane trequartista Federico Carraro nato a Padova e cresciuto nei biancoscudati trasferitosi poi alla Fiorentina Primavera ed attualmente in prestito al Pro Vercelli.

2 commenti:

  1. peccato che federico carraro non sia un portiere ma un trequartista...come dire...dettagli

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  2. Chiediamo scusa per l'errore, abbiamo scritto portiere invece che trequartista accanto a Carraro, probabilmente dovuto alla tardissima ora notturna nella quale è stata scritta la scheda. Ringraziamo il lettore Marchetto per la cortese segnalazione.

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