sabato 15 settembre 2012

Il personaggio: Pierluigi Collina

Questa settimana vogliamo proporvi un personaggio carismatico che ha avuto grande successo nel mondo del calcio pur non essendo un calciatore: si tratta dell’ex arbitro Pierluigi Collina.

Nasce il 13 febbraio del 1960 da una modesta famiglia a Bologna. Dopo il conseguimento della maturità scientifica si iscrive a economia e commercio sempre nella sua città e nel 1984 si laurea con 110 e lode. Da ragazzo gioca a calcio dapprima nella squadra della parrocchia e poi in una importante società dilettantistica di Bologna. Qui, dopo un infortunio che gli impediva di giocare, inizia ad arbitrare le partitelle infrasettimanali di allenamento e un suo compagno del liceo gli propone di partecipare ad un concorso per arbitri nel 1977. Dopo averlo superato inizia la sua vera carriera arbitrale e fin da subito esibisce un talento fuori dal comune tanto che nel giro di tre anni raggiunge la massima serie regionale, ovvero il campionato di Promozione. Nella stagione 1983-1984 inizia a spostarsi per molte regioni essendo passato al livello nazionale e nel campionato 1988-1989 approda in serie C con notevole anticipo rispetto alla media degli arbitri di allora. Più o meno in questo periodo inizia a perdere i capelli per colpa della malattia nota come alopecia e ciò nonostante Collina dovrà anche a questo la sua enorme notorietà.
Nel 1991-1992 viene chiamato in ritiro a Sportilla insieme a tutti i grandi arbitri del momento e come prima esperienza in serie B gli viene affidato l’incontro tra Avellino e Padova; dopo sole 5 partite riesce ad arbitrare qualche incontro di serie A che a fine anno saranno 8. Il 1995 è l’anno in cui Collina, dopo aver diretto 43 partite di serie A, viene promosso internazionale.
Nell‘anno successivo gli viene affidato il fischietto della finale dei giochi olimpici di Atlanta tra Nigeria e Argentina. Nel 1999 arbitra la finale di Champions League fra Bayern Monaco e Manchester United: la partita si risolverà a favore degli inglesi che grazie a due gol segnati dopo i 90’ minuti rimonteranno il gol di svantaggio.

Nel 2002 l’italiano dirige la finale del campionato del Mondo che vede affrontarsi il Brasile trascinato da Ronaldo e la Germania guidata da Oliver Khan, che tra l’altro vince il premio come miglior giocatore del torneo.
Tra le altri finali ha arbitrato anche quella di Coppa Uefa del 2004 tra Marsiglia e Valencia. Dotato di grande professionalità e carisma, non è stato esente da contestazioni: infatti una delle maggiori fu quella al campionato europeo del 2000; i tifosi della Repubblica Ceca, dopo la concessione di un rigore a favore dell’Olanda, in un incontro successivo hanno indossato una maschera di carta che riproponeva le fattezze di Collina.
Sempre nel 2000 ha diretto la partita decisiva per lo scudetto tra Perugia e Juventus: quest’ultima si trovava in vetta alla classifica del campionato a sole due lunghezze dalla Lazio. Alla fine del primo tempo Pierluigi sospende l’incontro a causa di un violento nubifragio e poi dopo 70’ lo fa riprendere. La partita è stata vinta poi dal Perugia e il campionato vinto dalla Lazio. Le polemiche sono state notevoli poiché per alcuni si doveva rinviare l’incontro. A distanza di alcuni anni Collina ha ammesso di essere un tifoso della Lazio ma questo non ha mai influito sul suo arbitraggio.
 Il 29 agosto 2005 rassegna le sue dimissioni dopo una aspra polemica riguardante la pubblicazione di un articolo della gazzetta dello sport sui suoi contratti di sponsorizzazione ed in particolare a quello della Opel che all’epoca legava anche il Milan.

La sua carriera arbitrale, durata 38 anni, vanta 240 gare in Serie A, 79 in Serie B, 42 in Coppa Italia, 2 in Supercoppa Italiana e 109 internazionali. Dal 2007 lavora per l’Associazione Italiana Arbitri in qualità di designatore delle gare di serie A e B. Collina è stato il miglior arbitro secondo la federazione mondiale degli storici e statistici del calcio dal 1987 al 2010.
Era dotato di grande carisma, determinazione e veniva rispettato da tutti i giocatori. Questa in particolare è un aspetto da non sottovalutare visto che parole sono soliti usare i calciatori nei confronti degli arbitri. Inamovibile sulle sue decisioni, è stato inserito dal Times nei 50 calciatori più cattivi di tutti i tempi.
E’ stato oltretutto un grandissimo personaggio mediatico: ci si ricorda di lui nelle copertine di alcuni vecchi Pro Evolution Soccer (videogioco di calcio per chi non lo sapesse) e in alcune pubblicita televisive. Le polemiche che ha avuto sull’essere o meno “anti-juventino”, sull’essere simpatizzante del Milan oppure sull’aver favorito la Lazio in occasione del suo secondo scudetto sono sicuramente non fondate e i premi da lui vinti sono in assoluto una piccola dimostrazione di questo. Non si viene eletti 7 volte miglior arbitro secondo i calciatori per errore e tantomeno miglior arbitro della storia.

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